martedì 23 novembre 2010

La Vale: "Maledetta precarietà..."




Oggi girovagavo per la città... un pò indignita e arrabbiata!
anzi ero incavolata nera per come vanno le cose...
per la gente che preferisce chiudere gli occhi, non guardare, non sentire, non assaporare.
fare finta di nulla, perché è più facile ...... immaginando che le cose vadano per il verso giusto!

Beh cari signori e signore così non è...

L'inquinamento è ovunque...il razzismo è ovunque...la crisi ..la disoccupazione.......
una laurea che potrei anche accartocciare e buttare........ sacrifici quasi non pagati........
e poi solo lavorare a "gratis"...volontaria..ecc ecc.......

Non so come andranno le cose cosa sarà di me...di noi!
cosa sarà del mio vicino di colore che viene deriso e allontanato da tutti...
cosa sarà della mia vicina precaria in un call-center...
cosa sarà di quelli che sperano in una Rivoluzione?
di svegliarsi un giorno e vedere il sole?

ma ci pensi rivedere il sole? la speranza? la voglia di lottare?

voglio lottare assieme a voi!

voglio lottare per una nuova società!

voglio lottare ..che non avvengano più discriminazioni, violenza, razzismo, odio, disoccupazione, inquinamento, mafia, camorra, 'ndrangheta!... basta!!!

voglio una società pulita!

è chiedere tanto?

forse sì o forse no........ma tanto cara gente dipende anche da noi e dalla nostra volontà......

E ALLORA RIVOLUZIONATEVI INSIEME A ME!!

La Vale (utopicamente un pò arrugginita..)

3 commenti:

  1. Caspita, non ho mai commentato sulla Parrucchiera! Però adesso che mi è capitato di vedere questo post mi sono sentito toccato e quindi perchè non commentare?
    Sai, queste tue parole mi fanno tornare in mente i giorni in cui preparavo la mia tesina di maturità...come argomento avevo scelto il '68..cioè la rivoluzione studentesta di quegli anni..

    In quei giorni trovavo davvero difficile leggere libri che parlavano di quello e accettare che fosse successo davvero! Leggevo di occupazioni, di studenti che non si piegavano alla volontà di nessuno, battendosi per i loro diritti, contro le ingiustizie, contro il razzismo, contro la guerra.
    Era davvero insopportabile andare a scuola dopo aver letto queste cose e notare come tutto era stato "addomesticato"...manifestazioni regolate, ordinate!
    Ma la cosa più insopportabile è la perdita della voglia di manifestare! I ragazzi non hanno voglia, preferiscono starsene buoni buoni con la loro paghetta e le loro scarpettine di marca aspettando il finesettimana per andare in discoteca...! Dov'è finita la voglia di ribellarsi, di essere una cosa sola, di lottare??

    Per come me la sono spiegata, è stato un complicato processo di addomesticazione, iniziato con la fine del moto sessantottino, attraverso media, film, messaggi subliminali, per cambiare radicalmente una società...partendo dai bambini!

    Ad iniziare dai cartoni che guardano, per arrivare ai giochi, ai passatempi...tutto è stato organizzato per avere la società che si vuole!
    Prova a pensare alle bambine che giocano con le Bratz(o come cavolo si chiamano!)...io non so se le avete mai viste da vicino quelle bambole...ma sono vestite da zoccole! Dal trucco, ai vestiti....ma perchè lo fanno? perchè mettono in vendita un giocattolo del genere? perchè le bambine che oggi giocano con quella bambola cresceranno con la voglia di diventare quella bambola! quindi di vestirsi alla moda, di non pensare ad altro se non alla bellezza fisica!

    E questo discorso me lo ha potuto confermare uno psicologo con cui ho parlato una volta, mi ha confermato che lo sviluppo del proprio carattere avviene nei primi anni di vita! E dunque cosa c'è di meglio se non cominciare da li?

    Sarebbe un sogno poter lottare come fecero i nostri padri ai tempi, lottare davvero!
    Non ci vanno bene le cose? ottimo. Allora uniamoci e alziamoci in piedi. Tutti quanti! Si, anche tu con le scarpe di marca!

    Paul

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  2. Si dovrebbe parlare dell'aumento delle depressioni e simili che sta comportando la precarietà.
    Io stesso ho subito un periodaccio ed ora grazie a Dio ne sono uscito, anche se ne risento degli strascichi. è sempre così: se "a chi fa comodo" è anche la stessa persona che ha il potere (i potenti ed i ricchi), con tutta la richiesta di lavoro che c'è, fanno ciò che vogliono. "Non vuoi questo straccio di lavoro di 3 mesi, senza garanzie e sottopagato? Ok, tanto ho altri 2000 curriculum da guardare."
    Lo dico anche perché il lavoro è la base che ti da quella serenità e stabilità materiale che ti serve per poi trovare te stesso anche in altro.
    Farebbero bene a stare attenti a creare generazioni frustrate e nuovi schiavi...anche se sanno che nulla che si farà come contromisura sarà efficace...tranne, forse, la rivoluzione.

    Sono con tutti voi (con tutti noi).

    The Mallard

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  3. Io mi chiedo...ma dove arriveremo?
    Ci sarà forse un giorno in cui ci solleveremo tutti insieme, uniti come un tempo, e lotteremo di nuovo per i nostri diritti?

    O forse la maligna perfezione di queste menti che ci governano ci sta ponendo nella condizione di sentirci impediti da catene create da noi stessi, cosicchè non potrà mai esserci un vero senso di rivoluzione, in quanto non ne sentiremo mai il vero bisogno collettivo o lo riterremo superfluo o inutile?

    Paul

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Pepie e malelingue