
Da "mentelocale" del 2 ottobre 2007
"All'inizio del Novecento un industriale di nome Luigi STOPPANI rileva una fabbrica ligure, alle porte del paese di Cogoleto. Un secolo abbondante dopo il terreno su cui sorge l'impianto gronda cromo esavalente e altre sostanze tossiche da ogni zolla, inquinando l'area della fabbrica, le falde acquifere, il fiume vicino, il mare e il litorale. Dal novembre 2006 è stato dichiarato lo stato di emergenza, da luglio il sito è stato commissariato.
Oggi Martedì 2 ottobre , il Commissario Giancarlo Viglione ha illustrato lo stato di avanzamento lavori a tre mesi dalla sostituzione del precedente curatore: la società Immobiliare Val Lerone S.p.A.
«Abbiamo trovato una situazione di degrado disastrosa - dice Viglione - alla quale si è dovuto far fronte con alcuni provvedimenti di manutenzione straordinaria basilari, come la messa a norma dell'impianto elettrico, l'illuminazione della strada provinciale che porta a Lerca, e altri interventi sugli impianti». Ma la grossa, e molto tossica, novità è la scoperta di ulteriori 500 tonnellate di rifiuti mai dichiarati, per i quali il commissario ha chiesto e ricevuto - lo scorso 20 settembre - anche la delega per lo smaltimento.
Classificazione, analisi e smaltimento dei rifiuti presenti sul sito sono le competenze per la messa in sicurezza e bonifica della Stoppani. I numeri parlano chiaro: 185.00o kg di fanghi derivanti dal trattamento delle acque di falda già smaltiti, insieme a 82.600 kg di fanghi derivanti dalla manutenzione delle reti di drenaggio delle acque superficiali. Ma non solo, l'impianto di depurazione delle falde versa in condizioni pessime: «se si blocca quello è un disastro», dicono.
Nel frattempo i sommozzatori dei Carabinieri di Voltri stanno analizzando il fondale di fronte alla foce del torrente Lerone, per capire fino a dove si deve spingere la bonifica in mare. Ma il commissario è stato recentemente contattato dai sindaci di Cogoleto e Arenzano anche per gestire l'emergenza nella discarica di Molinetto, oggetto per cui ha appena proposto un protocollo d'intesa alle istituzioni.
Una situazione drammatica, per cui è già stato speso un milione di euro, e che non si limita all'ambiente. I 26 dipendenti dell'azienda, che sono stati tutti assunti per i lavori di ripristino dell'area, prosegue il Commissario: «da due anni non facevano visite mediche, pur lavorando in un contesto così pericoloso. Si sono stupiti a veder realizzate le minime precauzioni di sicurezza, come far lavare le tute da un'azienda specializzata, e non a casa». Tute impregnate di amianto, tanto per capirci.
L'area di competenza del Commissario - la fabbrica, la discarica, la costa - deve essere quindi bonificata in lotti: «l'obiettivo è ridare il litorale per la balneazione entro la prossima stagione», continua Viglione. Più lunghi i tempi per il sito su cui sorge la fabbrica: «se le cose continuano così, tra due anni su questo luogo potremmo iniziare a mettere la prima pietra di una nuova realtà». Nel frattempo si corre ai ripari, cercando di fermare un'emorragia creata da decenni di incuria"
Oggi Martedì 2 ottobre , il Commissario Giancarlo Viglione ha illustrato lo stato di avanzamento lavori a tre mesi dalla sostituzione del precedente curatore: la società Immobiliare Val Lerone S.p.A.
«Abbiamo trovato una situazione di degrado disastrosa - dice Viglione - alla quale si è dovuto far fronte con alcuni provvedimenti di manutenzione straordinaria basilari, come la messa a norma dell'impianto elettrico, l'illuminazione della strada provinciale che porta a Lerca, e altri interventi sugli impianti». Ma la grossa, e molto tossica, novità è la scoperta di ulteriori 500 tonnellate di rifiuti mai dichiarati, per i quali il commissario ha chiesto e ricevuto - lo scorso 20 settembre - anche la delega per lo smaltimento.
Classificazione, analisi e smaltimento dei rifiuti presenti sul sito sono le competenze per la messa in sicurezza e bonifica della Stoppani. I numeri parlano chiaro: 185.00o kg di fanghi derivanti dal trattamento delle acque di falda già smaltiti, insieme a 82.600 kg di fanghi derivanti dalla manutenzione delle reti di drenaggio delle acque superficiali. Ma non solo, l'impianto di depurazione delle falde versa in condizioni pessime: «se si blocca quello è un disastro», dicono.
Nel frattempo i sommozzatori dei Carabinieri di Voltri stanno analizzando il fondale di fronte alla foce del torrente Lerone, per capire fino a dove si deve spingere la bonifica in mare. Ma il commissario è stato recentemente contattato dai sindaci di Cogoleto e Arenzano anche per gestire l'emergenza nella discarica di Molinetto, oggetto per cui ha appena proposto un protocollo d'intesa alle istituzioni.
Una situazione drammatica, per cui è già stato speso un milione di euro, e che non si limita all'ambiente. I 26 dipendenti dell'azienda, che sono stati tutti assunti per i lavori di ripristino dell'area, prosegue il Commissario: «da due anni non facevano visite mediche, pur lavorando in un contesto così pericoloso. Si sono stupiti a veder realizzate le minime precauzioni di sicurezza, come far lavare le tute da un'azienda specializzata, e non a casa». Tute impregnate di amianto, tanto per capirci.
L'area di competenza del Commissario - la fabbrica, la discarica, la costa - deve essere quindi bonificata in lotti: «l'obiettivo è ridare il litorale per la balneazione entro la prossima stagione», continua Viglione. Più lunghi i tempi per il sito su cui sorge la fabbrica: «se le cose continuano così, tra due anni su questo luogo potremmo iniziare a mettere la prima pietra di una nuova realtà». Nel frattempo si corre ai ripari, cercando di fermare un'emorragia creata da decenni di incuria"
Sabato io e Coccia ci siamo passati CASUALMENTE vicino, stesso degrado segnalato nel 2007, nuova ditta a gestire l'impianto; detriti, lamiere, macerie, residui giallastri a gogo...
Credo fortemente che questa situazione ( come tante altre ) non verrà MAI risolta.
Mi sento molto spesso indignato e impotente di fronte a queste sciagure, ancora peggio mi sento a soprirle vicino a casa mia solo ora, quando ormai la cosa è fin vecchia. Stiamo attenti perchè l'indifferenza a ciò che ci circonda porta a mali che curarli sono impossibili, meglio combattere quando sono prevenibili.
ANDROJINN

