lunedì 22 marzo 2010

ANDROJINN - GUERRILLA GARDENING




Mi sono imbattuto in una bellissima iniziativa; un modo creativo di provocare le istituzioni e la società "civile" senza fare male a nessuno, anzi potenzialmente propositiva.



Si chiama GUERRILLA GARDENING. In sintesi combattere il cemento e la metropoli con la potenza della natura. Gruppi di ragazzi inglesi fanno escursioni notturne in varie aree cittadine e piantano fiori, creano dal nulla aiuole colorate, intervengono con concime e semi in ogni angolo delle strade. Tutto ciò assurdamente considerato inlegale.



Informatevi, guardate i video dei loro lavori, a me ha entusiasmato e l'ho postato sulla PARRUCCHIERA perchè credo interessi porprio la politica, sottoforma di attivismo.



Qui sotto vi lascio due link dove troverete le istruzioni per costruire una SEEDBOMB, uno è PDF l'altro è un video. Buon apprendimento!! :D

COME COSTRUIRE UNA SEEDBOMB:

http://www.docstoc.com/docs/27401799/seedgrenadekit2


http://www.youtube.com/watch?v=4WNKZB3eof4ì




ANDROJINN

mercoledì 17 marzo 2010

La Vale: "La TUA idea..."




La TUA idea...


quell'idea che non dovrebbe tramontare mai!


Gli ideali sono vivi e fermentano dentro di noi...ci accompagnano in piccoli o grandi passi della nostra vita e non dovrebbero essere calpestati come erbaccia mal cresciuta..


Eppure in questo clima di disinformazione e censura si sentono sempre più imprigionati nelle gole di molte persone che si lasciano soffocare e abbindolare pur di ricevere un "favore" da un uomo politico...




che nausea!


Nausea di chi non ha una vera identità....di chi si lascia ammalgamare da facili parole solo per ricevere un favore!!
sta a noi scegliere di saper scegliere la nostra idea al costo anche di andare contro tutti e tutto!!

LA VALE

mercoledì 10 marzo 2010

ANDROJINN - Lettera Aperta al Premier da parte della scrittrice Elvira Dones‏


Dalla scrittrice albanese Elvira Dones riceviamo questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". Durante il recente incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto:"Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".
"Egregio Signor Presidente del Consiglio,le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a memolto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paesed'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lottaagli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamofare un'eccezione."Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, dinotte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite daGarbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro viteviolate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo unmese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccòpiegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, echissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che leincisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società,non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sullapancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, ilmassacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andaiin cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altripadri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese atesta in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre comelei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi ilpadre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata inqualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' unastoria lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o fareivolentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: allebattute rispondo, non le ingoio.In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie questepoche righe gliele dovevo. In questi vent'anni didifficile transizione l'Albania s'èinflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nelpopolo albanese cresce anche la voglia di poterfinalmente camminare a spalle dritte etesta alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazionigratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani comemateriale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.



Elvira Dones, scrittrice-giornalista.Nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere albanesi e inglesiall'Università di Tirana. Emigrata dal suo Paeseprima della caduta del Muro diBerlino, dal 1988 al 2004 ha vissuto e lavorato in Svizzera. Attualmenterisiede negli Stati Uniti, dove alla narrativaalterna il lavoro di giornalistae sceneggiatrice. (15 febbraio 2010)


ANDROJINN

domenica 7 marzo 2010

La Vale: LA LOTTA DELLE DONNE !! CANCELLANDO IL LATO COMMERCIALE!


8 MARZO...


Giornata in memoria di TUTTE le Donne che hanno lottato e lottano per i pari diritti politici, economici, di pari opportunità. . . contro lo sfruttamento e la violenza di genere!

Per Tutte le donne che hanno sacrificato la loro vita, per tutte le donne che hanno manifestato in piazza e urlato i pari diritti ed equità!

Grazie a loro abbiamo raggiunto traguardi alti nella femminizzazione lavorativa e non solo...

occorre però ancora lottare ... per altre battaglie!


Un augurio a tutte le Donne che non dimenticano il vero valore di questa giornata!


LA VALE

La Vale: L'ETICA DEL CONFORMISMO




Essere diversi a quella regola essere non -conformi! "
IO non faccio parte di quel gruppo, io non seguo quella moda, io non sono come la massa...."

ma siamo sicuri??

"Non vedo non sento non parlo?"
o semplicemente ti stai conformando ad un'altra subcultura? magari meno rilevante?
Quante volte si vedono ragazzi/e che appartengono ad un gruppo e per entrarci devono essere uguali agli altri, magari non aderendo in modo convinto a quel determinato pensiero...
però sono li pronti e attenti....
ed è questa la "disobbedienza ad una regola e ad un canone" ?
Non voglio generalizzare in modo totale..perchè anche io quando a volte mi vesto in determinati modi perchè so che sarò accettata in modo più amalgamabile all'intero di un gruppo.... qualsiasi sia...e mi uniformerò ad un canone...

ma perchè??

se davvero dobbiamo essere NON conformi perchè non possiamo andare in università e a lavoro in pigiama senza essere rinchiusi in un istituto di igene mentale?
Perchè non possiamo essere davvero liberi pensatori senza ne schemi ne recinzioni e volare senza ali bloccate dalla cultura mass mediatica??
Lo diciamo ma poi?siamo sicuri di non incappare nel magico mondo del conformismo per essere accettati da una sub-cultura che deve differenziarsi da quella maggiore? siamo sicuri di non seguire un gregge senza ragionare?
Io non ne sono così convinta...siamo tutti schiavi

a volte anche chi non crede di essere parte di un gruppo con regole ben strette lo è... l'importante è che non sia solo per "moda". per essere accettati meglio..per sentirsi parte di qualcosa..

ma è davvero questo quello che si vuole? Dissobbedire?

Pensateci un pò..



LA VALE